Conosciamo il Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B

Il linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL, dall’inglese “diffuse large B-cell lymphoma”) è un tumore del sangue caratterizzato dalla crescita incontrollata di un determinato tipo di cellule del sistema immunitario, i linfociti B. Il DLBCL è la forma più comune di linfoma al mondo e rappresenta circa 1/3 dei cosiddetti linfomi non-Hodgkin.

La prognosi dei pazienti affetti da DLBCL dipende dallo stadio della malattia, dall’età e dallo stato di salute generale. La terapia standard del DLBCL è rappresentata dall’immunochemioterapia, un trattamento che associa un farmaco immunoterapico a una combinazione di più farmaci chemioterapici tradizionali. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni nei pazienti sottoposti a terapia di prima linea va dal 60 al 70%. Nel caso in cui il paziente non risponda adeguatamente, il medico può valutare quali trattamenti utilizzare in seguito, tenendo conto delle caratteristiche del paziente e del tumore.

Per conoscere meglio sintomi, diagnosi, opzioni terapeutiche e percorso, trovi informazioni dettagliate nello strumento MAPPE.

FAQ - Domande frequenti sul Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B

  • Perché ho ricevuto una terapia diversa rispetto ad altri pazienti con DLBCL?

    La scelta della terapia del Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B è influenzata da molti fattori. Dopo la diagnosi della malattia, il medico valuterà la miglior terapia possibile per ogni paziente tenendo in considerazione le caratteristiche del paziente stesso (come il suo stato di salute, la presenza di altre patologie, l’età) e le caratteristiche del tumore (quali il sottotipo, l’estensione e il coinvolgimento di organi extra-linfonodali).

  • Perché i trattamenti di seconda o terza linea del DLBCL sono diversi rispetto a quelli di prima linea?

    Anche se circa il 60% dei pazienti con Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B risponde adeguatamente alla terapia di prima linea, il restante 40% può avere una recidiva dopo la risposta completa iniziale oppure può rispondere parzialmente o per nulla al trattamento. Ciò può essere dovuto a fattori legati soprattutto al tumore che gli conferiscono, ad esempio, la capacità di resistere alla terapia. Per questo motivo vengono prese in considerazioni opzioni di trattamento con farmaci diversi da quelli precedentemente usati, tenendo sempre in considerazione le caratteristiche del paziente e del tumore.

  • Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B: Quali sono i fattori che possono contribuire ad aumentare il rischio di recidiva?

    La recidiva può presentarsi con maggiore frequenza nel caso in cui siano presenti fattori come età avanzata, scarso stato di salute, tumore allo stadio avanzato e specifiche caratteristiche genetiche legate al sottotipo di DLBCL.

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    Dr. Filippo Antonio Canale

    Dirigente medico presso il Dipartimento Onco-Ematologico e Radioterapico del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria, struttura di eccellenza specialistica dedicata allo studio e alla cura delle malattie del sangue.

    Presso l’Ospedale è anche componente del “CAR-T team” presso la UOC Centro Trapianti di Midollo Osseo diretta dal Dr. Massimo Martino, dove svolge attività clinica e di ricerca nell’ambito delle terapie cellulari rivolte a pazienti affetti da Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B.

    Specializzatosi con lode in ematologia presso l’Università degli studi di Genova – Policlinico Universitario IRCSS San Martino, è stato componente del Gruppo di patologia sindromi linfoproliferative nell’ambito della scuola di specializzazione presso la UOC Clinica Ematologica.

    Comprovata esperienza nella gestione clinica in regime di ricovero ordinario e day hospital dei pazienti affetti da linfomi e attività di ricerca e produzione scientifica riguardante il DLBCL.

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